Risultante essere una data stimata durante il quale risulta maggiormente plausibile la conclusione della gestazione e dunque la nascita del neonato, è la data presunta del parto.
Al fine di redigere codesta data, gli specialisti fanno fede al giorno di avvio del conclusivo mestruo e prendono in esame che la gravidanza ha una tempistica di 280 giorni e dunque 40 settimane partendo dalla data di reminiscenza.
Ciò nonostante, una gestazione fisiologica risulta possibile si concluda con calma ugualmente fra le 37 e le 42 settimane.
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Che cos’è la data presunta del parto (DPP)?
Al fine di conferire una data alla gestazione e dunque dare una data stimata della nascita del bambino, lo specialista usa le comunicazioni colte durante il dialogo con la coppia e la gestante.
Ciò nonostante, la tempistica di una gestazione tende ad essere computata in 280 giorni, conteggiando dall’avvio del conclusivo mestruo sino al raggiungimento delle 40 settimane. Durante la primaria visita, lo specialista mediante regolo ostetrico, stabilisce la data supposta della nascita, prestando riguardo ad ulteriori elementi anamnestici, quali la tempistica media delle mestruazioni e la presunta data di ovulazione.
L’ecografia durante il primo trimestre permette di redigere la data eventuale del parto ecografico. Dunque, l’esame attesta la data della gravidanza e conferisce possibilità alla possibile indicazione della data. La tempistica durevole della gestazione tende ad aggirarsi attorno alle 40 settimane, pari a 280 giorni oppure 9 mesi + 1 settimana.
Partendo pertanto dalla data di fecondazione sino a quella della nascita, devono passare 266 giorni prendendo in considerazione la tempistica della fase luteinica che non supera i 14 giorni. Pertanto, 40 settimane oppure 280 giorni risultano essere un lasso temporale generico.
A cosa serve la Data Presunta del Parto
La DPP (e dunque la data presunta del parto) risulta essere un lasso di tempo rappresentativo che è pari alla 40esima settimana di gestazione. Nel caso in cui la gestazione dovesse essere fisiologica, risulta possibile che il neonato nasca in una pausa che va dai 15 giorni antecedenti ai 15 giorni susseguenti la data presunta del parto.
Quest’ultima risulta un essenziale reminiscenza al fine di computare le tempistiche in gestazione e tenere sotto controllo i periodi di crescita del feto. Tenendo in considerazione che ciascun lasso temporale della gravidanza è pari ad un periodo particolare di sviluppo fetale, essere a conoscenza del giorno presunto della nascita del neonato risulta efficiente al fine di mostrarsi preparati al momento, rivelando alla madre la data di scadenza da non scordare.
In relazione alla DPP, susseguentemente, lo specialista della ginecologia pianifica congiuntamente alla madre l’elenco di date con le corrispettive visite nel corso della gravidanza. La DPP risulta essere efficiente al fine di informare la pianificazione di assistenza migliore per la madre. Questo perché un infante con nascita precoce necessita di un maggior quantitativo di cure, similmente ad una gravidanza che supera le 42 settimane e che necessita probabilmente di un’illazione del travaglio oppure di un parto cesareo.
La DPP risulta difficoltosa che sia coincidente con la data veritiera. Ciò nonostante, nel caso in cui il mestruo dovesse essere puntuale e la gestazione dovesse andare avanti regolarmente, il parto risulta possibile avvenga in un tempo qualunque computato all’interno dei 15 giorni antecedenti oppure susseguenti alla data finale.
Nel corso delle visite ecografiche, lo specialista della ginecologia ha la capacità di informare di una data maggiormente chiara redatta sui criteri in relazione alla formazione e all’accrescimento fetale, dimostrando la data portata a compimento con il regolo ostetrico e il conteggio delle settimane di gestazione.
Come si effettua la Data Presunta del Parto
La DPP risulta ricavabile partendo dal conteggio delle settimane di gestazione attraverso la regola di Naegele. Il conteggio della DPP risulta ricavabile dal primario giorno del conclusivo mestruo.
Prestando riguardo al fatto che una gravidanza normale ha una durata di 280 giorni, risulta applicabile la regola di Naegele al quale si addizionano 7 giorni e si dimezzano 3 mesi a codesta data. Nel momento in cui la data di avvio del mestruo conclusivo dovesse essere il 4 giugno, l’era eventuale della nascita risulterà essere l’11 marzo dell’anno susseguente.
Durante la primaria visita ginecologica susseguentemente al conclusivo mestruo cui segue ritardamento, lo specialista afferma l’avvio della gravidanza e, al fine di esemplificare il conteggio della data eventuale della nascita, fa riferimento al regolo ostetrico, conosciuto ugualmente come ruota della gravidanza.
La regola di naegele al fine di conteggiare la data eventuale del parto risulta strutturata sul giorno di avvio del mestruo conclusivo e la tempistica normale della gestazione, solitamente pari alle 40 settimane. Dunque, avvalendosi della data pari alla fuoriuscita del conclusivo mestruo, vengono addizionati 7 giorni, al quale vengono dimezzati 3 mesi e aggiunti 1 anno.
Esemplificando codesta formulazione, vengono addizionati 9 mesi + 7 giorni al primario giorno del mestruo conclusivo. L’esito ottenuto conferisce una data della settimana di gestazione durante il quale la madre redige il giorno in adiacenza dell’eventuale generazione.
Bisogna tuttavia sottolineare che la regola di Naegele risulta strutturata sulle mestruazioni di 28 giorni, con ovulazione da presuppore al 14° giorno. Il regolo ostetrico tende ad essere adoperato dalle ostetriche e dagli specialisti della ginecologia al fine di redigere in maniera esemplificata la data eventuale della nascita, nel corso dell’anamnesi. Codesto strumentario risulta avere due dischi di cartone aventi numero e posti uno sopra l’altro. La ruota al di sotto, dalla grandezza maggiore, e la ruota al di sopra, dalla grandezza minore, risultano coese centralmente mediante occhiello, avente la capacità di permettere il volteggio in senso orario ed antiorario.
La ruota posta al di sotto risulta divisa in 12 gruppi, 1 per ciascun mese dell’anno. La ruota al di sopra, contrariamente, presenta 40 settimane di gestazione divise all’interno dei 3 trimestri. Nel momento in cui viene utilizzato il regolo ostetrico al fine di redigere l’eventuale data della nascita, il ginecologo fa fede all’iniziazione del mestruo conclusivo e prende in fede una tempistica di gestazione media che si aggira attorno a 280 giorni.
Lo specialista fa ruotare la ruota al di sotto al fine di porre la freccia posta sul disco al di sopra in equivalenza del giorno e del mese connesso alla gestante sotto forma di data di avvio del mestruo conclusivo, dunque declama la durata della gravidanza in settimane intere per difetto. Al di là del calcolo del giorno supposto per la nascita, il regolo ostetrico indica la data eventuale della nascita e il termine da non scordare, così come accade per le visite ginecologiche.
L’ecografia del primario trimestre risulta essere una delle visite ecografiche in gestazione. Codesto esame, permette di approvare le valutazioni di avvio dello specialista della ginecologia e conferire data giusta alla gestazione, quantificando un duplice criterio: la lunghezza cranio-caudale e il diametro biparietale fetale. La data dell’ecografia si prevede durante la 10 settimana di gestazione.
Maggiormente il test risulta svolto preventivamente, e più sarà l’accuratezza del conteggio della data eventuale della nascita. Nei soggetti femminili con mestruazioni non regolari, la data risulta probabile soltanto durante le primarie settimane di gestazione, in quanto, durante codesti stadi, l’embrione manifesta una regolare normale. In aggiunta, in codeste situazioni, il tasso di reminiscenza per la crescita del feto risulta essere chiaro ed agevola il calcolo corretto della DPP. Durante le visite ecografiche, lo specialista informa della grandezza del feto in percentile a differenza dello sviluppo medio e l’eventuale modifica risulta essere maggiormente importante.
La DPP risulta pertanto maggiormente corretta a seconda della regolarità mestruale. Nei soggetti femminili con mestruo normale, la DPP risulta veritiera in merito all’informazione del calcolo impreciso della conclusione della gestazione. Risulta pertanto opportuno tenere a mente che risulta essere un’informazione non concreta.
La gravidanza ha una durata di 40 settimane, sebbene risulti possibile la nascita in qualunque giorno partendo dalla 38 settimana sino alla 42 settimana. Ciò nonostante, l’eventuale DPP risulta essere l’avvio. Codesta informativa risulta redata mediante visita ecografica ed ulteriori esami specialisti svolti durante la gravidanza. La fecondazione accade nel momento in cui gli spermatozoi, salendo l’utero, giungono alla cellula uovo, lasciata dall’ovaio nel corso dell’ovulazione e aperta per il concepimento. In teoria, al fine di quotare la data eventuale del parto risulta opportuno iniziare da codesto attimo.
Ciò nonostante, risulta improbabile essere a conoscenza della data chiara della fecondazione. La cellula uovo matura risulta ovulata 4-5 giorni antecedenti sino a 1-2 giorni susseguenti la fecondazione. Questo risulta probabile in relazione al fatto che l’ovulo, nel momento di espulsione dall’ovaia, ha una vita pari ad 1 giorno, contrariamente agli spermatozoi, i quali restano in vita nell’apparato genitale della donna sino alle 72-96 ore.
Dunque, un’attività sessuale senza contraccettivi avuta 4 giorni antecedenti all’ovulazione comporta il concepimento. Per tale motivazione, il conteggio della DPP è redatto alle 40 settimane dal primario giorno del mestruo conclusivo, il quale si ha 2 settimane antecedenti la fecondazione.